Ticino e Grigioni

"La prima centrale solare entro il 2025"

Il direttore di AET Roberto Pronini spiega i perché dell'alleanza volta a promuovere nuovi impianti fotovoltaici in alta quota

  • 9 ottobre 2022, 21:30
  • 24 giugno 2023, 00:15
Solar park Les Mees

Un parco solare installato nelle Alpi dell'Alta Provenza

  • Reuters
Di: SEIDISERA

"L'obiettivo è di avere in servizio in Svizzera entro il 2025 un primo parco di almeno una decina di gigawattora": a dirlo è il direttore dell'AET Roberto Pronini, chiamato a commentare a SEIDISERA della RSI la notizia dell'alleanza fra sette dei maggiori fornitori di energia regionali della Svizzera e la comunità di interesse IG Solalpine, per la realizzazione di una decina di impianti fotovoltaici sulle Alpi. Fra questi fornitori c'è per l'appunto anche l'Azienda elettrica ticinese.

SEIDISERA 18.00 del 09.10.22: le spiegazioni di Roberto Pronini al microfono di Luca Berti

RSI Ticino e Grigioni 09.10.2022, 19:30

  • ©Ti-Press

La volontà di promuovere questo tipo di centrali, conferma Pronini, parte dal presupposto che in futuro la Svizzera rischia di essere confrontata a una penuria di elettricità di inverno, stagione durante la quale già oggi è costretta a importare energia. Gli impianti solari in alta montagna, situati sopra la quota della nebbia e grazie al riflesso della neve, danno in inverno la metà della loro produzione "mentre il solare in pianura solo il 30%".

I partner nell'iniziativa, afferma Pronini, "sono conosciuti, ci lavoriamo già per il nucleare e per l'eolico. L'idea è di sviluppare insieme aspetti pianificatori, giuridici e tecnici, per non fare in dieci la stessa cosa, e partire da lì per sviluppare i progetti esecutivi". Progetti "fra Vallese, Grigioni e non solo" a cui anche l'AET potrebbe partecipare.

I terreni ricercati non sono in zone completamente naturali, ma dove l'uomo è già presente e dove già esistono strade e allacciamenti. Le dimensioni dei parchi saranno pari a "uno o più campi da calcio", con l'intenzione di realizzarne un numero ridotto, ma "tendenzialmente grandi".

Le discussioni erano già in corso prima dell'offensiva solare promossa dalle Camere federali a fine settembre, ma il raggiungimento degli obiettivi sarà semplificato da quanto deciso dal Parlamento, che ha voluto promuovere la produzione di 2 terawattora supplementari in inverno.

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