Svizzera

Impianti energetici montani, gli Stati semplificano

Approvata una proposta per potenziare il fotovoltaico nelle Alpi – L'autorizzazione sarà più rapida e semplice

  • 15 settembre 2022, 12:29
  • 20 novembre, 15:02
02:36

RG 12.30 del 15.09.2022 - Il servizio di Anna Riva

RSI Info 15.09.2022, 14:26

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Di: RG-Riva/Red. MM 

Potenziare il fotovoltaico, anche nelle zone alpine: il Consiglio degli Stati ha dato luce verde oggi (giovedì) a una proposta che semplifica la costruzione di impianti in montagna.

Non c'è tempo. È infatti questa la consapevolezza che fa da sfondo all'ennesimo dibattito su energia e clima al Consiglio degli Stati. La situazione, con lo spettro di una penuria di energia in inverno, è tanto preoccupante da giustificare una procedura inconsueta. Nel dibattito sul controprogetto indiretto all'iniziativa per i ghiacciai - accolto in giugno dal Nazionale - ha infatti fatto il suo ingresso un ulteriore tema di discussione: la cosiddetta Solaroffensive, un tentativo di potenziare il fotovoltaico, anche sulle Alpi, promosso dalla commissione competente. Gli impianti presso Gondo e Grengiols in Vallese avrebbero così il nullaosta.

"Anche nella commissione la posizione era consolidata – afferma alla RSI il vallesano Beat Rieder (Centro) –: nel semestre invernale in Svizzera mancano almeno 2 terawattora di elettricità, eventualmente da 5 a 10 terawattora. Nella media degli ultimi vent'anni ne abbiamo prodotti 4 in meno del nostro fabbisogno. Questo è il problema da risolvere".

Gli impianti alpini, in grado di fornire molta energia in inverno, dovranno quindi poter essere autorizzati - a determinate condizioni - in maniera più semplice. Non dovrà più essere necessaria la verifica della compatibilità ambientale di un progetto. Ma gli impianti ad alta quota non sono l'unica soluzione prevista dalla commissione. "Abbiamo scelto tre misure coerenti e che vengono proposte in un pacchetto – spiega da parte sua l’ecologista vodese Adèle Thorens Goumaz – In primo luogo, l'impegno della Confederazione a titolo di esempio nel settore del solare; l'offensiva sugli edifici, con l'esigenza per le nuovi costruzioni di fornire energia solare, e infine questi grandi progetti sulle Alpi".

Di parere contrario l'appenzellese Daniel Fässler, compagno di partito di Rieder: "Sono temi molto rilevanti che hanno un grosso impatto sulla libertà dei proprietari e non dovrebbero essere regolati in questa sede. Dobbiamo piuttosto prenderci il tempo di trattare la questione nel processo ordinario".

La ministra dell'energia Simonetta Sommaruga ha invece sostenuto la scelta della camera alta: "La proposta della commissione è un esempio molto valido di come si possano unire misure di politica climatica a misure di politica energetica perché servano alla decarbonizzazione e alla sicurezza dell'approvvigionamento".

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