Nel primo semestre del 2022 le FFS hanno registrato una perdita di 142 milioni di franchi. Il numero di passeggeri è ancora inferiore di circa il 10% rispetto a prima della crisi del coronavirus. L'azienda è anche preoccupata per gli elevati costi energetici.
FFS, primo semestre in perdita
Telegiornale 15.09.2022, 14:30
Il risultato semestrale è migliore di quello dello stesso periodo dell'anno scorso (-389 milioni di franchi), ma rimane negativo per -142 milioni di franchi, hanno annunciato giovedì le Ferrovie federali svizzere.
Quasi fuori dal tunnel della pandemia
L'azienda sta ancora risentendo degli effetti della pandemia: da maggio la domanda è rimasta ferma a un livello inferiore di circa il 10% rispetto a prima della crisi sanitaria. "Nella prima metà del 2022, un totale di 1,1 milioni di passeggeri ha viaggiato ogni giorno sui servizi regionali e a lunga distanza, il 43,9% in più rispetto al 2021, ma ancora il 15,1% in meno rispetto a prima della pandemia", stabilizzandosi tuttavia a un meno 10% da maggio.
Elettricità al 90% di produzione propria
La situazione rimane tesa per l'azienda, preoccupata per i prezzi elevati dell'energia. Le FFS utilizzano per il 90% energia idroelettrica, proveniente per la maggior parte da centrali proprie. Tuttavia, la siccità e i bassi livelli d'acqua nei serbatoi fanno sì che attualmente producano meno energia.
Nuove dighe, vecchi problemi
I servizi 12.09.2022, 00:14
Per essere in grado di produrre la propria elettricità in caso di carenza, le FFS stanno attualmente mantenendo le dighe il più possibile piene, scrivono. Questo li costringe a procurarsi energia alternativa sul mercato a costi molto più elevati.
Questa situazione ha già avuto un impatto negativo sul risultato del segmento Infrastrutture energetiche nel primo semestre dell'anno, con una perdita di 24,2 milioni di franchi (2021: 17,5 milioni di franchi). La situazione è peggiorata in estate e avrà un impatto significativo sul risultato annuale del 2022.
L'azienda prevede un ulteriore peggioramento, a livello finanziario, "a causa del forte aumento dei costi energetici, dell’inflazione e dei tassi d’interesse più elevati". Al quadro negativo si somma il fatto che il traffico a lunga percorrenza è in perdita.
Misure contro la crisi energetica
Le FFS si stanno anche occupando in modo approfondito dell’imminente situazione di penuria di energia elettrica e di gas. Insieme alla Confederazione si stanno elaborando scenari per i trasporti pubblici e misure concrete per essere pronti ad affrontare la situazione. In particolare le FFS riducono l’illuminazione e il riscaldamento dei propri edifici, sospendono la fornitura di acqua calda negli uffici e convertono i primi impianti dal gas al gasolio. Oltre al risparmio della corrente, si punta ad una riduzione del consumo di gas del 15%. Le FFS rinunceranno inoltre all’illuminazione natalizia, a quella delle facciate e dei loghi dell'azienda.
Von der Leyen, ridurre i consumi
Telegiornale 14.09.2022, 14:30