"I temporali e le piogge delle ultime settimane hanno aiutato a migliorare la situazione, anche se l'approvvigionamento idrico in montagna e in parte in pianura potrebbe essere difficoltoso. La natura però si è ripresa abbastanza bene": con la stagione alpestre alle porte, il presidente dell'Unione contadini ticinesi Omar Pedrini si dice piuttosto ottimista riguardo all'allarme per la siccità e anche sotto altri aspetti, come lo smercio dei prodotti del settore, alla luce dei segnali positivi che arrivano dal turismo. Alla 77ma Camera dell'agricoltura, agricoltori e allevatori hanno discusso però sabato anche di altre difficoltà che incontrano attualmente.
Per i secondi il nemico numero uno è il lupo e al cantone è stato chiesto ancora una volta di intervenire già quest'anno per salvaguardare gli alpeggi e in particolare le aree di pascolo non proteggibili.
Chi coltiva, invece, si trova confrontato con l'aumento dei prezzi di materie prime legate alla produzione, come imballaggi, carburanti e fertilizzanti. Questi ultimi in alcuni casi sono oggi quattro volte più cari rispetto al passato e persino difficili da trovare. Arrivano infatti in parte da Russia e Ucraina e i produttori alternativi sono molto sollecitati.