L'acqua non manca, ma non va abbassata la guardia

Le sorgenti di Mendrisio, in zona Acquafresca, che l’anno scorso soffrirono e dovettero ricorrere all’uso delle botti, non soffrono più. Certo, ciò non significa che l’attenzione all’uso di questa risorsa possa calare. Diecimila abitanti beneficiano delle loro acque potabili. Dice Roberto Molteni, fontaniere: "Abbiamo cinque sorgenti. L'acqua scende dal Monte Generoso. Quando piove ne arriva tantissima. Quando è in secca le sorgenti spariscono".

Quando piove tanto alle captazioni delle sorgenti non si può neanche scendere. Molteni scende in una di queste: "L'anno scorso dava dieci litri al secondo. Oggi ne offre trenta". E in effetti l’acqua gorgoglia, scorre, schizza addirittura fuori. Tanto che per chi viene ogni giorno a controllare, il paragone con l'anno passato proprio non ci sta. La parola emergenza è stata dimenticata.

Spiega Osman Cavusoglu, capo esercizio acqua AIM: “L'anno scorso eravamo in piena crisi. Quest'anno invece c'è abbondanza". E se da qui alla fine dell'estate non dovesse piovere, "dovremmo farcela senza mettere i divieti".

Oggi le sorgenti in zona Acquafresca buttano 116 litri al secondo, un anno fa erano 27. A quell'epoca, per dare l'acqua alla frazione di Arzo erano state usate le botti. Racconta Samuele Cavadini, sindaco di Mendrisio: "Dormo sonni più tranqulli rispetto all'anno scorso perché il bilancio idrico è nettamente migliore, ma bisogna sempre essere attenti a non sprecare troppa acqua perché è un bene prezioso che va preservato". E ancora: "Di fronte alla siccità non si è mai pronti ma ci siamo attrezzati. Ad esempio abbiamo attivato tutta una serie di fonti alternative non di rete che oggi sono in funzione, utilizziamo acqua non della rete quando dobbiamo bagnare il verde pubblico. E poi ci sono dei gruppi per cercare di coordinare le misure".