Abbattere le barriere architettoniche è solo l'inizio: l'obiettivo è ora costruire in modo inclusivo, creando ambienti che siano adatti a tutti. Su questo concetto punta sempre di più "Inclusione andicap Ticino", che oggi ha tracciato un bilancio del primo anno di un servizio unico in Svizzera: il centro di competenze "Design for all".
L'architetto Caterina Cavo ne è la responsabile, e attualmente si sta occupando di un progetto che presto sarà realtà: un parco giochi inclusivo in Val Leventina. "Uno spazio aggregativo, a misura di tutti, adulti e bambini, con disabilità o meno", spiega ai microfoni della RSI.
"Il nostro centro di competenze", chiarisce Caterina Cavo, "nasce in realtà sulle basi dell'Ufficio barriere architettoniche, dove per anni, dall''87, abbiamo fatto 'accessibiilità'. Ma questo vuol dire superamento della barriera, abbattimento dell'ostacolo. Design for all invece è tutt'altra cosa: è un progetto per tutti, che tiene conto di adulti, bambini, anziani, alti, bassi, portatori di handicap o meno... Tutti usufruiscono dello spazio nello stesso modo, senza differenza".
Nel suo primo anno di vita: divulgazione e condivisione della cultura dell'inclusione, ma soprattutto tanta consulenza. Sono state 826 le ore effettuate nel 2021. A privati, professionisti ma anche enti pubblici. L'accessibilità è dunque un tema sempre più sentito nel settore delle costruzioni.
I problemi però non mancano. Inclusione andicap si occupa anche di vagliare le domande di costruzione. Di 537 progetti controllati, il 22% presentava irregolarità rispetto alla norma vigente.