Lo stato dell’aria in Ticino non ha beneficiato significativamente della riduzione del traffico viario durante il fine settimana. Complice l’assenza di vento e la siccità, il livello delle PM10 (ma pure quello delle ancor più pericolose PM2.5) ha continuato ad aumentare. Quasi tutte le stazioni di rilevamento del Sottoceneri (ma pure in alcune a nord del Monte) hanno registrato valori superiori a quelli che fanno scattare le misure contro lo smog invernale che ha vari effetti negativi su uomo, ecosistemi, edifici, materiali e clima.
La situazione è grave soprattutto nel Sotto Ceneri
La concentrazione media oraria durante la giornata di sabato a Bioggio è stata di 129 microgrammi di polveri fini al metro cubo, di 116 a Mendrisio e di 111 a Chiasso. Oltre il doppio quindi del massimo previsto dall’Ordinanza federale.
Sembra quindi avvicinarsi il momento in cui alla fase di informazione seguirà quella di lotta con l’adozione di una o più delle misure riguardanti riscaldamenti e circolazione previste dal nuovo decreto concernente i provvedimenti d’urgenza in caso di inquinamento atmosferico acuto. Tanto più che fino a giovedì non sono previste precipitazioni di rilievo.
Claudio Zali al Quotidiano
Se ne dovrebbe sapere di più questa sera. Il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali sarà ospite del Quotidiano della RSI. Potrebbe annunciare le misure anti smog previste dal cantone per la prossima settimana nel caso in cui la situazione non dovesse migliorare.
Diem
Situazione critica da mesi
L'Ordinanza federale fissa limiti alle concentrazioni di PM10 a corto e medio termine. Quelle a breve si cerca di rispettarle con misure straordinarie, come quelle che potrebbero scattare in Ticino. Quelle a medio possono invece essere garantire solo con interventi strutturali che dovrebbero impedire, per esempio, che numerose stazioni di misurazione al Sud delle Alpi da mesi registrino una presenza di polveri fini oltre il valore medio di 20 microgrammi al metro cubo.