Arte e cultura, a volte, non sono pienamente fruibili da tutti. C'è chi è costretto ad ammirare i quadri dall'basso verso l'alto, perché in carrozzella, e chi non riesce proprio a guardarli, poiché non vedente. A questi ultimi, il LAC di Lugano ha offerto una visita guidata specifica e su misura.
Le opere della mostra "Surrealismo Svizzera" sono state "tradotte" proprio per loro. Non solo descrizioni a voce da parte delle guide, ma anche vere riproduzioni tattili in 3d, o placche bucherellate come un disegno "in braille". Un gruppo di portatori di handicap ha potuto usufruire mercoledì di questa iniziativa, organizzata a margine del convegno "Quando la cultura è inclusiva".
"Un'esperienza molto positiva", testimonia Mario Vicari, presidente di UNITAS. "Sono riconoscente a chi ha gli elementi per descriverli e farmeli vivere anche interiormente". "Devo dire che ero molto scettico", aggiunge un altro partecipante: "Non potendo vederle manca una certa emozione e sensazione... Però le spiegazioni, sì, mi hanno dato qualcosa".
E si tratta di "una sfida" anche per chi deve guidare il percorso, conferma la mediatrice culturale del LAC, Agaila Haritz. "Bisogna riposizionare il proprio cervello da un altro punto di vista.