"Care FFS vi scrivo, così mi sfogo un po'": comincia così il messaggio inviato domenica su Facebook alle FFS dal vicepresidente dei giovani UDC ticinesi Diego Baratti, studente all'Università di San Gallo. Domenica non a caso, giorno campale per chi si reca oltre San Gottardo per studio o lavoro, perché i treni diretti a nord dal Ticino sono spesso tanto pieni che una parte dei viaggiatori è costretta a restare in piedi. "E a quelli che han qualcosa da dire poco ascolto voi gli date", rimprovera Baratti parafrasando Lucio Dalla.
Le Ferrovie però questa volta erano all'ascolto e la risposta è prontamente arrivata, è proprio il caso di dirlo, per le rime: "Adesso siediti se trovi una seggiola", scrivono in replica le FFS ispirandosi a "Bella senz'anima" di Riccardo Cocciante: "Tutto da ammettere", "credimi, ci soffro anch'io" e "mi è impossibile trovarti un posto sempre comodo" per riconoscere i disagi, accompagnati dalla promessa agli utenti di migliorare e dalla richiesta di non passare all'auto, perché "mi rimpiangerai se un altro mezzo prenderai".
pon