Le donne si stanno organizzando per scendere di nuovo in piazza: oggi, mercoledì, in occasione della Giornata internazionale della donna, è stato lanciato anche in Ticino lo sciopero femminista del prossimo 14 giugno, a quattro anni dalla grande manifestazione che coinvolse circa mezzo milione di persone in tutta la Confederazione.
E anche il Viale Stazione tornerà a colorarsi viola: qui sfilarono migliaia di donne, ma non solo, per chiedere più salario, più tempo e più rispetto. “Purtroppo dopo quattro anni (dallo sciopero delle donne, ndr.) vediamo che il progresso non si è verificato – spiega Chiara Landi, presidente delle donne USS (Unione sindacale svizzera) – anzi, in certi ambiti siamo regrediti: non possiamo non ricordare l’innalzamento dell’età pensionabile, per noi è stato un arretramento imperdonabile”.
Ed è soprattutto per questo che è nato un nuovo collettivo di sciopero e si è deciso di tornare a manifestare in tutta la Svizzera, Ticino compreso. “Ci stiamo preparando per portare la mobilitazione nelle piazze; da un punto di vista sindacale cercheremo di portare la mobilitazione anche sui posti di lavoro, attraverso rivendicazioni concrete”, aggiunge la sindacalista.
Proprio di questo si è discusso oggi a Bellinzona fra le rappresentanti dei sindacati ticinesi, ognuna con il focus sul proprio settore e tenendo bene in mente che in questi quattro anni di cose ne sono successe tante. Una su tutte, la pandemia con conseguenti crisi sociali ed economiche che hanno pesato molto sulla società.
Le rivendicazioni contenute nell’appello di sciopero sono molte (per esempio: il rafforzamento dell’AVS, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, misure per il clima e la cassa malati unica) e secondo Landi “rappresentano un manifesto, che va a declinare in modo puntale le rivendicazioni politiche dello sciopero del 2019”.
Saranno invece i sindacati a focalizzarsi sulle rivendicazioni specifiche delle lavoratrici: dalla parità salariale, alla conciliabilità casa lavoro passando per la lotta alle molestie. La sfida è stata lanciata oggi, Giornata della donna, con la speranza che venga raccolta con lo stesso entusiasmo di quattro anni fa.
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Il Quotidiano 08.03.2023, 19:00