Le mammografie che pesano sulle finanze

In Svizzera molti cantoni, tra cui il Ticino e i Grigioni, hanno un programma di screening mammografico che permette alle donne tra i 50 e i 69 anni di sottoporsi ogni due anni a una mammografia. Gratuitamente. Una forma di prevenzione che in Svizzera esiste da più di vent'anni, ma che per i cantoni rappresenta un impegno finanziario.

Le cose potrebbero cambiare nei Grigioni, dove si sta infatti valutando la possibilità di rinunciare al programma che esiste dal 2011. Sembra che a pesare sia una questione finanziaria: si potrebbero infatti risparmiare 350'000 franchi all'anno. Ma ci sono anche dubbi sull'efficacia dell'esame. Come per ogni test medico, il risultato non è preciso al 100%. Ci sono falsi positivi e negativi. Le donne potrebbero quindi essere sottoposte inutilmente a terapie o pensare erroneamente di essere in salute.

Gli esami devono quindi essere di massima qualità, come conferma Christophe Guye, presidente di Swiss Cancer Screening, sentito dalla RSI: "Poniamo delle esigenze elevate nel programma di rilevamento - spiega - ogni radiologo deve aver fatto più di un certo numero di mammografie. L'idea alla base è che più si effettua una prestazione, meglio la si esegue. Ci sono dei parametri anche per la qualità degli strumenti usati".

L'obiettivo di Swiss Cancer Screening, che collabora strettamente con la Lega svizzera contro il cancro, è che tutte le donne possano avere accesso a un programma di screening mammografico. Mancano però ancora diversi cantoni all'appello.

Il Ticino, come detto, è tra i cantoni che offrono il test. E lo fa dal 2015. Il tasso di adesione è del 55-60%: si tratta di circa 14-15'000 donne che annualmente aderiscono al programma cantonale, come spiega a SEIDISERA il dottor Andrea Bordoni, responsabile medico del Centro programma screening Ticino.

È fondamentale diagnosticare precocemente il tumore al seno, perché in questa fase la probabilità di guarigione è molto elevata, attorno al 95%. In Ticino il tumore viene diagnosticato nell'1% degli screening. "Il programma cantonale - dice ancora Bordoni - permette di porre circa 100-150 diagnosi di tumore al seno a uno stadio precoce della malattia. Le pazienti possono quindi essere prese a carico e curate con dei trattamenti meno invasivi e impegnativi rispetto alle cure previste se il tumore fosse diagnosticato in fase avanzata".