Si è aperto lunedì il processo contro l'ex monitore del Mendrisiotto - in carcere dal novembre del 2015 - che avrebbe costretto 6 allieve minorenni di una società sportiva ad avere rapporti sessuali con lui. L'uomo avrebbe inoltre violentato tre adolescenti per strada. Il 40enne, che ammette i fatti, ha sostenuto però che le giovani ginnaste erano consenzienti.
Violenza carnale, coazione sessuale, atti sessuali con fanciulli e pornografia i capi d'accusa a suo carico. Centinaia di rapporti avvenuti tra il 2003 e il 2015. Per l'accusa l'ex monitore si era guadagnato la loro fiducia e ha soddisfatto egoisticamente i suoi istinti.
L'imputato rimane convinto che le ragazzine gli volevano bene, forse anche innamorate. Ha però ammesso che in certi casi forse è vero che si sono sentite costrette a subire certi atti. Le tre violenze carnali, consumate e tentate, sono state invece ammesse in toto dall'imputato. La sentenza dovrebbe giungere mercoledì.
CSI/MABO