La procuratrice capo Chiara Borelli ha rinviato a giudizio l’ex-monitore del Mendrisiotto in carcere dal novembre del 2015 per una lunga serie di abusi. Le presunte vittime – si è appreso oggi, mercoledì – sono nove. Nove ragazze, sette delle quali (all’epoca) minori di 16 anni.
L’atto d’accusa descrive decine di episodi, avvenuti a partire dall’estate del 2003 e in buona parte legati all’attività di allenatore di due diverse società sportive. L’elenco comprende rapporti di vario genere. Tra questi quattro stupri, uno dei quali commesso per strada. Il modus operandi alternativo alla palestra consisteva infatti nell’aggredire sconosciute a volto coperto, approfittando del buio. Il 40enne lo avrebbe fatto tre volte, a Mendrisio (nel 2005), Genestrerio (2006) e Capolago (2007).
Alla sbarra l’uomo, parzialmente reo-confesso, dovrà rispondere di violenza carnale, coazione sessuale, atti sessuali con fanciulli e pornografia. Per lui Borelli chiederà una pena superiore ai cinque anni. La Corte delle Assise Criminali sarà presieduta dal giudice Amos Pagnamenta.
Francesco Lepori
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