Spetterà al Tribunale federale decidere se i cittadini voteranno sui 14 milioni l’anno con i quali il Cantone compenserebbe parte del taglio delle pensioni dei dipendenti pubblici. La rete a difesa delle pensioni (Erredipi) ha infatti deciso di ricorrere a Losanna contro l’utilizzo del referendum finanziario obbligatorio da parte del Gran Consiglio.
Il referendum finanziario obbligatorio, lo ricordiamo, può scattare in Ticino per spese superiori ai 30 milioni di franchi (o spese annuali di 6 milioni per almeno quattro anni) e può portare i ticinesi alle urne, se è sostenuto da almeno un terzo del parlamento. Una soglia ampiamente superata a metà ottobre, quando lo strumento era stato impugnato dai deputati di Lega, Udc, Helvethica Ticino e parte del Centro. Si tratta della prima volta che questa possibilità viene utilizzata in Ticino. La Erredipi dubita però che tale referendum sia utilizzabile per questo tipo di spesa. E oggi (venerdì), dopo le prime verifiche giuridiche, conferma alla RSI di aver dato mandato a un avvocato di allestire il ricorso al Tribunale federale.
I dettagli saranno spiegati in una conferenza stampa. Rimane in ogni caso aperta un’altra via per sottoporre la spesa al giudizio del popolo: la raccolta di almeno 7’000 firme.
Notiziario delle 17:00 del 03.11.2023
Notiziario 03.11.2023, 17:30
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approvato il compromesso, ci sarà referendum
Il Quotidiano 17.10.2023, 20:18