A Locarno il piatto è ricco. Cambia il sindaco e con lui quasi mezzo municipio E allora anche a destra - quella di Lega e UDC che nel 2021 superarono il 13% - sale la fame di mettersi a tavola con un posto in più.
Ma a scapito di chi? “Questo è difficile dirlo, perché le dinamiche a Locarno sono diverse - dice alla RSI Bruno Buzzini, municipale e coordinatore Lega dei ticinesi Locarno -. C’è una lista in più che si aggiunge. Bisognerà soprattutto capire cosa comporterà l’uscita di tre municipali. Ci sono diverse variabili che giocano a favore o sfavore di ogni singolo partito”.
Compresi i temi, che a destra si concentrano su due punti. Il primo è quello delle aggregazioni che, almeno fino al 14 aprile, muovono primi timidi passi solo verso Lavertezzo Piano. Il secondo è quello finanziario. la riforma tributaria e gli sgravi votati dal Gran Consiglio preoccupano e potrebbero limitare servizi e investimenti della Città.
“La riforma fiscale - dice ancora Buzzini - verrà sicuramente combattuta. A tal proposito ritengo che l’Associazione dei Comuni ticinesi dovrà fare sicuramente la sua parte. Lo stesso farà la Città di Locarno. Soprattutto dando maggior peso ai Comuni perché sappiamo che nel tempo l’autonomia locale, finanziaria ma anche istituzionale, va a perdersi”. Un’opposizione che andrebbe però contro UDC e Lega che a livello cantonale la riforma l’hanno approvata. “Certo, ma come amministratore comunale io difendo gli interessi dei cittadini di Locarno”. Cittadini che parleranno il 14 di aprile.