Ticino e Grigioni

Licenziamenti alla BPM, incontro tra le parti sociali

La Bioggio Pharma ha confermato l’intenzione di cessare l’attività e licenziare 83 dipendenti, accettando però di intavolare un dialogo con i sindacalisti e il personale

  • Oggi, 09:55
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Logo della Pharma Manufacture SA di Bioggio

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Di: SEIDISERA/RSI Info/Bleff 

Mercoledì pomeriggio, il sindacato OCST ha incontrato la direzione della Bioggio Pharma (BPM). L’azienda farmaceutica ha confermato l’intenzione di cessare l’attività e licenziare 83 dipendenti, accettando però di intavolare un dialogo con i sindacalisti e il personale.

Il sindacato aveva subito cercato un confronto con l’azienda non appena appresa la notizia della chiusura prevista per fine agosto. La risposta della direzione è arrivata venerdì ed è stata definita da OCST come “cordiale”. “L’azienda, contrariamente alle nostre aspettative, ha voluto incontrarci”, ha dichiarato ai microfoni di SEIDISERA il sindacalista Paolo Coppi. “Ci ha concesso la possibilità di confrontarci con tutto il personale, e questo è sicuramente un segnale positivo. Tuttavia, ci troviamo di fronte a una situazione drammatica, con margini di soluzione molto ridotti.”

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RG 07.00 del 12.03.2025 - Il servizio di Romina Lara

RSI Info 12.03.2025, 09:54

Secondo quanto riferito da Coppi, il periodo di consultazione si concluderà entro la fine di marzo e già entro la fine del mese potrebbero essere comunicate le prime lettere di licenziamento. La chiusura definitiva dell’attività resta fissata per il 31 agosto. Si prevede una prima ondata di licenziamenti tra maggio e giugno, seguita da una seconda entro agosto. OCST ritiene più equo che tutti i dipendenti lascino contemporaneamente ad agosto.

Nel frattempo, è stata costituita una commissione del personale composta da sei rappresentanti, incaricata di raccogliere proposte per attenuare l’impatto della perdita di impiego. Anche il Cantone ha espresso vicinanza ai lavoratori coinvolti.

“Il nostro sostegno è garantito attraverso il servizio pubblico di collocamento, che interverrà in una seconda fase”, spiega Stefano Rizzi, capo della Divisione dell’Economia. “Per ora, bisogna attendere l’esito della consultazione e la presentazione di un eventuale piano sociale.”

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