Ticino e Grigioni

Limitare il traffico in Città Vecchia a Locarno fa discutere

Il Municipio difende una sperimentazione di 3 mesi, che andrà a favorire la riqualifica del centro urbano ma ai commercianti la proposta non piace

  • Ieri, 20:40
02:51

La nuova mobilità in Città Vecchia fa discutere

Il Quotidiano 21.01.2025, 19:00

Di: Quotidiano/R. Rinaldi/M. Ang. 

Fa discutere la nuova mobilità proposta dal Municipio di Locarno, la cui intenzione è ridurre il traffico in Città Vecchia, bloccando o limitando la circolazione lungo via Borghese, via San Francesco, via Cittadella e via delle Monache. A chi la città vecchia la vive ogni giorno la proposta municipale non piace affatto e non è la prima volta che il dissenso viene manifestato.

“La società dei commercianti, ricordo, ha depositato in Municipio nel 2019 una petizione di poco meno di 2’000 firme contro la chiusura della Città Vecchia. Per i commercianti, per molti, non si tratta più di guadagnare ma di sopravvivere. Una chiusura della Città Vecchia può essere veramente difficile per il commercio cittadino”, dice Giovanni Caroni, presidente della Società Commercianti, Industriali e Artigiani del Locarnese.

Dal canto suo Nicola Pini, sindaco di Locarno, replica. “Inizio col precisare che non si tratta di una chiusura di Città Vecchia alle auto ma di una proposta da andare a sperimentare per una nuova regolazione della viabilità delle auto in Città Vecchia, vale a dire una chiusura magari durante i week-end estivi, le serate estive ma non durante l’inverno o i giorni, di via Cittadella. Oppure una limitazione del traffico di transito di via Borghese. Per traffico di transito intendo quelle 4’000 auto che ogni giorno passano e non si fermano in Città Vecchia. L’idea è quella però di permettere naturalmente a quelle 2’000 auto che ogni giorno invece si fermano in Città Vecchia di poterlo ancora fare”.

Sarà dunque ancora possibile accedere e sostare all’interno della Città Vecchia.

“È un peccato che noi, come società commercianti ma anche altri, lo abbiamo appreso dai giornali perché è un tema del quale si discute da più di 30 anni. Ci sono progetti in corso, come l’autosilo all’entrata di Città Vecchia, il progetto Belle Époque, che devono essere portati avanti ma devono essere portati avanti prima di testare una chiusura al traffico della Città Vecchia”, sottolinea Giovanni Caroni.

“Evidentemente questa è una misura che è profondamente legata alla possibilità di valorizzare il Parco Balli, di costruire lì un autosilo di 100 parcheggi, eliminando poi (questa è la condizione anche del Consiglio di Stato) la quarantina di parcheggi in superficie. Andiamo a testare adesso, proprio perché settimana scorsa il Consiglio di Stato ha dato via libera a questa modifica pianificatoria, e quindi è giusto che quando iniziamo a ragionare su come edificare questo autosilo e su come valorizzare Parco Balli, iniziamo anche una riflessione complementare di come può essere organizzata la viabilità attorno a questa autosilo”, spiega il sindaco Nicola Pini.

La sperimentazione di 3 mesi toccherebbe, con una chiusura, anche via delle Monache e le circa 3’000 auto che giornalmente vi transitano per raggiungere Muralto da zona Largo Zorzi. Una misura che mira a integrare la riqualifica del centro urbano di Locarno.

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