Ticino e Grigioni

Locarno è “una città con potenziale”

Sguardo su tre (dei tanti) progetti urbanistici che promettono di cambiare volto alla città sul Verbano: Urbania, Nouvelle Belle Epoque, e una nuova Rotonda

  • 12 novembre, 19:39
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Immagine di largo Zorzi e della futura "Nouvelle Belle Époque"

  • Città di Locarno
Di: SEIDISERA/Gianluca Blefari 

“Mi duole dirlo, e la cos ami fa sorridere, ma mio padre aveva ragione”, racconta l’imprenditore immobiliare, Luca Renzetti, ai microfoni della RSI, “perché ha sempre detto che il luogo in Ticino con il maggior potenziale è Locarno, o meglio il Locarnese. Non per nulla l’altro giorno è stato nominato da uno studio UBS come la migliore città dove vivere in Canton Ticino”.

Abbiamo incontrato il direttore della Renzetti & Partners in piazza Stazione anche per capire di più di Urbania, uno dei tanti progetti che vorrebbero cambiare volto alla città. “Il progetto comprende tutta una zona che include sia i portici che l’autosilo e il Grand Hotel - ricorso della STAN permettendo”, prosegue Renzetti.

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Parte del progetto "Urbania", di fronte alla stazione di Locarno/Muralto

  • HOMA+Mauro Malisia architetti-Muralto

“Questa zona è stata pianificata in maniera molto dettagliata una decina di anni fa. Nello specifico la parte che ci concerne del progetto Urbania prende in considerazione tutta la parte di porticato e la parte della autosilo, quindi tutto quello che è il fronte-stazione della zona di Muralto. Il porticato ci sarà di nuovo, perché è un obbligo.” “Parlando di contenuti”, prosegue Renzetti, “sicuramente ci sarà una parte commerciale, ristorazione, ma anche una parte amministrativa con uffici e sicuramente una parte anche di residenziale, con appartamenti”.

09:57

Locarno, si torna a parlare di aggregazioni

SEIDISERA 12.11.2024, 18:00

  • © Ti-Press, Francesca Agosta

“Nei prossimi dieci anni Locarno può veramente cambiare volto”, ci conferma Renzetti. Perché oltre a Urbania e al Grand Hôtel, c’è la stazione con il nodo intermodale, ma anche Nouvelle Belle Époque, il progetto Le Corti di Artioli, poi il nuovo Palexpo FEVI, che sarà sicuramente uno dei progetti più importanti dei prossimi 4 o 5 anni e sul quale è necessario mettere mano. Sono veramente tanti i progetti che nei prossimi 10-15 anni cambieranno il volto della città e della regione”.

“Nouvelle Belle Époque”, dal Debarcadero a Piazza Castello

Si tratta di “una valorizzazione di spazi pubblici che comprende una superficie complessiva di circa 50’000 metri quadrati”, ci spiega Bruno Buzzini del dicastero Opere pubbliche e Ambiente. “Dal debarcadero, passando da Largo Zorzi, per estendersi fino alla piazzetta davanti al Palazzo Cinema, attraversando anche la Piazza Grande e raggiungendo gli spazi antistanti al castello fino all’inizio della Rotonda, che però è un progetto a sé”. “Ma il progetto si snoda non solo lungo questo asse longitudinale”, aggiunge Buzzini, “ma anche verso via Luini, quindi anche piazza Muraccio, creando collegamenti da queste superfici retrostanti con la piazza stessa”.

Verso una Rotonda “partecipativa”

“Abbiamo concluso un processo partecipativo che è durato circa dieci mesi e che ha coinvolto tutta una serie di stakeholder: le scuole, ragazzi, società, associazioni sportive, eccetera” aggiunge il capo dicastero.

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La Rotonda di Locarno

  • Ti-Press

“Da qui è scaturita una sorta di ‘scatola di contenuti’, con le desiderata. Chiaramente non si può mettere tutto quanto richiesto, ma sicuramente si è potuto cogliere quello che sono le esigenze di tutti gli attori coinvolti e questo sarà inserito nel concorso di progettazione di cui si dovrà tener conto”.

Come sarà Locarno fra dieci anni? “Bellissima”, assicura Buzzini. “Lo è già adesso, ma tra dieci anni credi disporrà di spazi ancora più di qualità. Perché investimenti di questo tipo non ce ne sono molti ora come ora in Ticino. E il municipio è fortemente convinto che valorizzare gli spazi pubblici vuol dire dare maggiore attrattiva alla città”.

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