Ticino e Grigioni

L'inverno caldo che spinge i camping

In quelli aperti per tutto l'anno il clima mite induce un aumento delle presenze. Quali prospettive per una destagionalizzazione del settore?

  • 19 febbraio 2023, 06:37
  • 14 agosto 2023, 10:12
In camper in Ticino già in inverno, complici le temperature miti. Una tendenza che trova più conferme

In camper in Ticino già in inverno, complici le temperature miti. Una tendenza che trova più conferme

  • RSI
Di: SEIDISERA/Marcello Ierace/ARi

In Ticino ancora temperature elevate, poca neve e tanto sole. Condizioni climatiche che se da un lato sono un serio problema per le stazioni sciistiche, dall'altro fanno aumentare le presenze in quei campeggi aperti nel cantone 12 mesi all'anno.

Sono gli stessi gerenti a confermare questa tendenza. "Quello che vedete adesso è un campeggio che si sta riempendo e andrà verso il 90% di occupazione, ovviamente solo per il periodo del weekend", afferma Ivan Alampi, che dirige il camping Miralago di Tenero. Lo stesso gerente sottolinea che si è "notato sicuramente un aumento nei mesi di bassa stagione", ovvero al di fuori del periodo "classico", compreso fra i mesi di maggio e settembre.

SEIDISERA del 18.02.23 - Camping in Ticino e prospettive per una destagionalizzazione

RSI Ticino e Grigioni 18.02.2023, 21:21

Fra i pochi campeggi sempre aperti in Ticino c'è anche quello del TCS a Muzzano. Anche qui il sole che splende e le temperature miti si accompagnano ad un aumento delle affluenze. "Come si può vedere ci sono tanti clienti che sono arrivati", commenta Mattia Galli, responsabile per la regione sud dei camping TCS, aggiungendo però che è ancora difficile poter parlare di un trend. Del resto, durante questo inverno, sono intervenuti anche fattori meteo straordinari: weekend con tempo a nord delle Alpi molto brutto e freddo, a fronte di una situazione al sud con temperature davvero elevate per la stagione.

I campeggi ticinesi guardano all'inverno

Il Quotidiano 18.02.2023, 19:00

Ma il punto è proprio questo: si tratta di una situazione contingente, oppure di un vero e proprio trend che potrebbe contribuire a "destagionalizzare" il turismo nei campeggi? "È una tendenza interessante, anche se va presa un po' con le pinze", ritiene Simone Patelli, presidente dell'associazione che riunisce i camping ticinesi e anche presidente di Ticino Turismo. L'ipotesi di un'apertura per 12 mesi all'anno è in effetti "un tema abbastanza frequente a livello anche di associazione cantonale". Inoltre nel campeggio da lui diretto, il Campofelice di Tenero, "abbiamo già allungato la stagione 2-3 anni fa", anticipando le aperture e posticipando le chiusure. Al momento però, precisa, "non c'è l'esigenza di aprire tutti i campeggi, perché poi si rischia di andare a erodere ciò che fanno bene gli altri". Ad ogni modo si tratta di un tema che si sta valutando, "anche per poter poi offrire contratti di lavoro al personale stagionale magari più lunghi" o addirittura con durata indeterminata.

Simone Patelli, presidente di Ticino Turismo, presiede anche dal 2012 l'associazione dei campeggi ticinesi

Simone Patelli, presidente di Ticino Turismo, presiede anche dal 2012 l'associazione dei campeggi ticinesi

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Destagionalizzare implica in ogni caso problemi, e non solo legati ad una sufficiente massa critica di presenze. Molti campeggi, infatti, dispongono di infrastrutture legate alla bella stagione e quindi, se si pensa "agli spazi comuni, magari non riscaldati", dovrebbero procedere ad adattamenti: come per docce e toilette prive di riscaldamento nel periodo invernale. "Anche se le temperature continuano ad aumentare, un minimo di comfort bisogna offrirlo", osserva Patelli, sottolineando l'esigenza di investire in misura importante nelle infrastrutture.

Ad ogni modo per il settore si profilano prospettive interessanti. "Sicuramente durante le vacanze scolastiche avremo il potenziale di avere forti presenze, e poi potremo crescere", fermo restando, tuttavia, che non si potrà certo "paragonare luglio a gennaio o a dicembre". In fondo, però, l'obiettivo della destagionalizzazione "non è quella di far sì che diventi overbooking", ma di raggiungere un fatturato che consenta poi "di coprire i costi e permetterci magari di investire qualcosina nelle infrastrutture". Un potenziale di crescita quindi c'è. Ma non certo tale da poter "pensare che l'inverno diventi l'estate", conclude Simone Patelli.

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