Cosa ha provocato il pestaggio avvenuto a Locarno, in piazza Castello, nella notte tra il 7 e l’8 ottobre? I cinque giovani arrestati per avere picchiato il 26enne srilankese hanno fornito la loro versione.
Tutto sarebbe nato nei paraggi, all’esterno di un esercizio pubblico dove il gruppo stava trascorrendo la serata. Una persona ubriaca – hanno raccontato – avrebbe iniziato a infastidirli. Prima all’esterno del locale, poi nella zona delle mura. Lì sarebbe comparso il 26enne. Il richiedente l’asilo avrebbe detto di essere “amico” dell’uomo che aveva bevuto, manifestando l’intenzione di difenderlo.
In tasca – hanno aggiunto gli indagati – teneva un coltello. Arma che però non è stata trovata, e che resta tuttora oggetto di accertamenti. Compito non semplice: la polizia è potuta intervenire solo parecchio tempo dopo, e il giovane (proveniente dalla Svizzera interna) è attualmente irreperibile.
Sta di fatto che tra lui e il gruppetto è sorto un battibecco, degenerato più tardi all’interno della rotonda. Pugni, calci, colpi inferti con lo skateboard. Immagini – altra novità – che hanno indotto gli inquirenti a ipotizzare, per una parte dei cinque arrestati, anche l’accusa di tentato omicidio.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore pubblico Pablo Fäh, prosegue. Molto resta ancora da fare per ricostruire l’esatta dinamica e definire le singole responsabilità.
Preoccupa il pestaggio in rotonda a Locarno
Il Quotidiano 12.10.2022, 21:00