La Confederazione, nel mese di giugno, ha deciso di non estradare Franco Longo verso l'Italia. Ciò nonostante al presunto mafioso è ora stato revocato il permesso di dimora.
Longo, residente di Vacallo e in carcere dallo scorso 17 dicembre a causa del sospetto che abbia avuto un ruolo centrale all’interno della ‘ndrangheta presente in territorio lombardo, dovrà quindi lasciare il paese appena uscirà di prigione.
Una decisione che però non piace alla sua legale, rivela il Corriere del Ticino nella sua edizione di giovedì. Cristina Maggini considera infatti che si tratti di un provvedimento prematuro – da prendere solo nel momento in cui la condanna cresce in giudicato – e per questo motivo ha deciso di interporre ricorso al Consiglio di Stato.
Rito abbreviato
L’imputato ha nel frattempo chiesto alla Procura federale di essere giudicato con rito abbreviato. Una richiesta che è stata accolta. Si aspetta ora una proposta di pena che poi dovrà essere ratificata dalla Corte del Tribunale federale.
mrj