L'ozono cresce ma non è allarme

La situazione sul fronte dell’ozono in Ticino è… preoccupante. Stando ai dati rilevati lunedì sera dalla Sezione della protezione dell'aria dell'acqua e del suolo, solo le stazioni di misurazione di Airolo e di Mesocco segnalano concentrazioni inferiori ai 120 microgrammi al metro cubo, che è il valore limite stabilito dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento. I picchi più elevati, registrati lunedì 30 luglio, sono stati a Brione sopra Minusio (con 228) e nel Mendrisiotto con Chiasso (226) e Mendrisio (217).

I valori, ci dice Ivan Maffioli dell’Ufficio cantonale dell’aria del clima e delle energie rinnovabili “sono sicuramente elevati ma sotto il limite d’allarme per l’introduzione delle misure urgenti”.

Per gli 80 all'ora in autostrada bisognerà quindi attendere. “Le condizioni per l’introduzione delle misure d’urgenza secondo il decreto esecutivo - spiega Maffioli - sono che le concentrazioni devono superare per almeno tre ore in due stazioni di misura il limite di allarme di 240 microgrammi per metro cubo”. E questo fino a ieri non è stato il caso.

Temporali in arrivo ma non basteranno

La pioggia, che porterebbe un po' di sollievo, potrebbe fare capolino domani, 1° agosto, proprio in serata, ma Meteosvizzera è chiara: si tratterà soltanto di qualche temporale che dalle Alpi scenderà nel Ticino centrale e meridionale. In ogni caso si continuerà a boccheggiare per vari altri giorni con temperature che, stando a Locarno Monti, varieranno tra i 30 e i 35 gradi all'ombra.

Luca Panzera di MeteoSvizzera ha del resto rimarcato che i temporali di domani sera, in estensione dalle Alpi verso sud, non basteranno certo a frenare calura e siccità e, piuttosto, si prevede di prolungare
l’attuale allerta canicola di grado 4 (pericolo forte) fino a domenica 5 agosto. E in merito alla serata di mercoledì dedicata al Natale della Patria, Panzera precisa che ovviamente non è possibile definire dove e da quando a quando colpiranno esattamente i temporali, ma per sicurezza – aggiungiamo noi – sarà utile avere con sé l’ombrello o una k-way.

Lo strano caso di Cevio

Il comune di Cevio, con i suoi 35,5 gradi, è balzato agli onori della cronaca nazionale nel corso del pomeriggio di martedì, La località valmaggese ha sbaragliato ogni tipo di concorrenza, anche quella delle pianure più densamente popolate ed esposte al traffico.

“Il motivo va ricercato nel fatto che il terreno è molto secco - spiega Luga Nisi di MeteoSvizzera - e quindi l’irraggiamento solare permette di riscaldare in modo molto veloce il terreno e l’aria a basse quote e alzare la temperatura massima. Anche altre stazioni delle vallate alpine rilevano temperature simili. Per esempio a Grono abbiamo misurato 35,1 gradi, a Biasca 34,7. Sono tutti valori un po’ più elevati rispetto al Sottoceneri, dove la temperatura era compresa tra i 32 e i 33 gradi”.

SP/EnCa

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