I cambiamenti climatici più importanti per il Ticino, citati dalla Statistica ticinese dell’ambiente e delle risorse, sono una chiara diminuzione del numero di giorni di gelo, un netto aumento del numero di giorni estivi e tropicali a bassa e media quota, il rialzo dell’isoterma di zero gradi in tutte le stagioni, la diminuzione delle nevicate e della lunghezza del periodo con neve al suolo. Anche una maggiore piovosità invernale, a scapito di quella estiva è una probabile conseguenza dei mutamenti del clima.
Anche il fiume Ticino è soggetto al surriscaldamento globale
Il riscaldamento dell’atmosfera è la manifestazione più evidente del cambiamento climatico. A Lugano, rispetto agli anni Ottanta la temperatura media è aumentata di circa 1,6°C, con un tasso di crescita decennale di 0,4-0,5°C.
Cambiamenti climatici in mostra a Lugano
Il Quotidiano 12.11.2017, 20:00
Anche ghiacciai, fiumi e laghi soffrono i mutamenti del clima. Nel bacino nord del Lago di Lugano il riscaldamento è particolarmente evidente a partire dal 1993. Tra il 1976 e il 2016 la Magliasina si è riscaldata di 1,91°C.
Crescono le giornate tropicali anche a sud delle Alpi
Critica la situazione dei ghiacciai ticinesi
Tra il 1973 e il 1985 la superficie dei ghiacciai svizzeri è rimasta praticamente invariata, mentre dal 1985 al 2000 si e ridotta del 18%. In Ticino, tra il 1985 e il 2009 la superficie dei ghiacciai si è ridotta del 70% ed è completamente sparita sotto la quota di 2.100 metri. Il ritiro è particolarmente vistoso per il ghiacciaio Bresciana, sulle pendici dell’Adula, accorciatosi di 949 metri dall'inizio delle misurazioni nel 1896: per la prima metà dell’accorciamento ci sono voluti 93 anni, mentre per la seconda ne sono bastati 23.
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