Nessun blocco dei ristorni dei frontalieri. Il Governo ticinese ha autorizzato a maggioranza, bocciando la linea dei ministri leghisti, il versamento all'Italia della quota di imposte alla fonte sul reddito 2017 dei lavoratori frontalieri.
In una nota diramata venerdì, il Consiglio di Stato ha confermato quindi le anticipazioni della RSI dei giorni scorsi, sottolineando di aver nel contempo avviato trattative con le regioni Lombardia e Piemonte, per la stesura di un piano di interventi congiunto nei settori infrastrutture, ambiente e mobilità.
Con questa decisione, quindi, l'Esecutivo cantonale ha deciso di onorare la scadenza del 30 giugno, rispettando la tempistica contenuta nel patto tra i due paesi, ratificato il 3 ottobre 1974. A tal proposito, le autorità cantonali ricordano che nel corso dei prossimi mesi, verrà concordato con il Consiglio federale un piano di azione per favorire l’entrata in vigore della nuova intesa tra Svizzera e Italia.
“La minoranza del Governo riteneva che avendo una leva in mano fosse più facile smuovere le cose… peccato, perché quest’anno parevano esserci le premesse (come l’auspicio del Parlamento) per una richiesta tutto sommato equilibrata”, ha dichiarato il consigliere di Stato Claudio Zali ai nostri microfoni (guarda il video in cima all'articolo).
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