Alla fine l'amianto al Macello c'era, ma non si sa ancora se in quantità sufficiente da presentare un pericolo per la popolazione. Lo comunica giovedì il Ministero pubblico.
"Sono giunti i risultati dei primi prelievi ordinati dagli inquirenti ed effettuati in superficie sull'area dell'ex Macello posta sotto sequestro limitatamente alle macerie - si legge nella nota stampa - e gli esami hanno confermato la presenza puntuale di alcuni materiali contenenti amianto e idrocarburi policiclici aromatici (PAH) in singoli oggetti che non sono presenti in quantitativi importanti rispetto alla massa delle macerie e dei rifiuti".
L'inchiesta cercherà ora "di stabilire se vi sia stata una concreta messa in pericolo dell'integrità delle persone e dell'ambiente al momento dell'abbattimento dell'edificio". Ulteriori prelievi in profondità sono già stati disposti.
In ogni caso, secondo la Sezione protezione aria, acqua e suolo (SPAAS), grazie alle operazioni di messa in sicurezza precauzionale di mercoledì scorso, l'area delimitata e sottoposta a sequestro "è da considerarsi sicura e priva di effetti dannosi per la popolazione e l'ambiente".
CSI 18.00 del 10.06.2021 Marco Borradori intervistato da Camilla Luzzani
RSI Info 10.06.2021, 20:38
Contenuto audio
Borradori: "Abbiamo dato l'ok per la demolizione del tetto"
"Abbiamo dato l'ok per la demolizione del tetto, come misura massima, per questioni di sicurezza", afferma oggi ai microfoni della RSI Marco Borradori. "E non ci assumiamo la responsabilità per altro. Non so chi ha deciso. Vogliamo chiarirlo", aggiunge.
Poi sulla futura eventuale nuova sede del Molino a Cadro il sindaco di Lugano dice: "Aspettiamo una risposta per avviare un dialogo". I tempi? "Noi vogliamo procedere in tempi moderatamente brevi", conclude.
Amianto tra le macerie
Telegiornale 10.06.2021, 22:00
Fumata nera sull'autogestione
Il Quotidiano 10.06.2021, 21:00
In bicicletta per l'autogestione
Il Quotidiano 10.06.2021, 21:00
Ex macello, il Municipio chiarisce
Il Quotidiano 10.06.2021, 21:00