“Credo che da una parte l’autogestione può mettere in campo i numeri importanti che abbiamo visto; d’altro canto sappiamo che ci sono comunque dei numeri ugualmente importanti tra coloro che sostengono che l’autogestione ci possa essere ma che deve rispettare la legalità. Abbiamo due fronti che potrebbero andare avanti all’infinito a discutere”. È una delle considerazioni del sindaco di Lugano Marco Borradori, sul seguito della manifestazione tenutasi sabato pomeriggio per le vie della città.
“Forse adesso è importante cercare di uscire da questa logica della contrapposizione e avviare quel dialogo che non si è ancora riusciti a mettere in atto negli scorsi anni”, aggiunge Borradori.
Il corteo di protesta è stato indetto dal Centro sociale il Molino per condannare lo sgombero e la demolizione di parte dell'ex Macello, avvenuto una settimana fa. “Soltanto l’inchiesta penale potrà chiarire cosa ha fatto scattare la demolizione”, afferma il sindaco ribadendo, come già fatto in più occasioni, che dell’operazione di demolizione non se n’era mai parlato in Municipio, né nei rapporti con la polizia. “La prima volta che l’argomento è stato sollevato era sabato (29 maggio, ndr.) intorno alle 22”, conclude Borradori che per esigenze d’inchiesta non aggiunge ulteriori dettagli.