A Lugano c’è fame di iniziative e spazi culturali. Lo dimostrano i diecimila spettatori che hanno assistito agli eventi della “Straordinaria”, la torre itinerante che da fine dicembre si è installata a Cornaredo. Ma questo bisogno di una cultura diversa è dimostrato anche da “Lugano Crea”, l’associazione che raggruppa diverse istanze di produzione culturale dal basso.
"Vogliamo sia cercare degli spazi che vadano bene, e pensiamo che debbano essere tanti e molteplici - spiega alla RSI Monique Bosco-Von Allmen, presidente di Lugano Crea -. Ma vogliamo anche dare un aiuto per trovare le modalità di utilizzare questi spazi. Magari facilitando la ricerca di fondi per concretizzare i progetti”.
Dell'associazione fanno parte anche Edo Carrasco, Damiano Merzari e Piera Kruisinga. Per raccogliere proposte e idee verrà lanciato un sito web, oggi è già attivo l'indirizzo e-mail info@luganocrea.ch.
"Abbiamo già visto alcuni spazi. Non solo pubblici. Stiamo prendendo contatti anche con i privati. Non solo luoghi chiusi, ma anche aperti”, precisa ancora la presidente.
Se "Lugano Crea" si ritaglia un ruolo di facilitatore, qual è la parte della Città? Lo spiega il capodicastero Cultura, sport ed eventi, Roberto Badaracco: "Il nostro ruolo è sicuramente di coordinare e sentire quali proposte possono portare. Anche noi ci stiamo dando fa fare per individuare altre 'location'. Si tratta sostanzialmente di un lavoro pubblico-privato che dovrà portare, spero velocemente, a dei risultati positivi e concreti".
Al momento ci sono alcuni spazi in fase di valutazione, uno sarebbe lo stabile al Maglio che in passato aveva accolto per un periodo i Molinari. A scanso di equivoci, non si parla di sostituire l'ex Macello, ma di più luoghi che possano rispondere in futuro a un bisogno di una cultura dal basso. La “Tour Vagabonde”, concorda Badaracco, "ha fatto capire che una realtà come Lugano ha bisogno di un centro per la cultura indipendente".