Ticino e Grigioni

Lugano e Locarno, tra sfide e opportunità

I due sindaci - Foletti e Pini - hanno incontrato popolazione, ospiti e autorità riflettendo sul futuro locale e su quello di un’intera regione

  • 1 gennaio, 20:07
  • 2 gennaio, 16:26
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Un 2025 'al lavoro' per Lugano

Il Quotidiano 01.01.2025, 19:00

Di: QUOTIDIANO/sdr 

Un saluto all’anno nuovo ma anche un’occasione per una riflessione sulle sfide future da affrontare. Oggi, primo gennaio, il sindaco di Lugano, Michele Foletti e quello di Locarno, Nicola Pini, hanno incontrato la popolazione.

Le sfide di Lugano nella regione

La Lugano dei luganesi è quella che ha sfilato per le vie del centro città il 1 gennaio per lo scambio degli auguri con la tradizione a far da scenario: il corteo con in testa i volontari e poi via via tutte le associazioni, tutti a passo di musica - come documentato dalle telecamere del Quotidiano - fin dentro il Palazzo dei Congressi, dove non hanno trovato spazio le incomprensioni di fine anno sul preventivo cittadino e neppure quelle sulle decisioni arrivate a cascata da Bellinzona.

“Se lavoriamo tutti insieme per il nostro futuro e per costruire un futuro per i nostri cittadini, i problemi si risolvono - ha detto il sindaco di Lugano Michele Foletti -. Abbiamo chiuso degli anni molto peggio e il 2024 non è stato così malvagio”. Politicamente il 2025, ha proseguito intervistato dal Quotidiano, dovrebbe essere un anno di calma e transizione, nel senso che, non essendoci in vista delle elezioni, si dovrebbe poter lavorare e poter lavorare bene. La legislatura è fresca, nessuno è più in campagna elettorale e così dentro la sala c’è stato spazio non solo per tanti talentuosi musicisti ma anche per l’allenatore del Lugano, un emozionato Mattia Croci Torti, il quale non ha mancato di narrare aneddoti, non solo sportivi, che hanno a che vedere con il nuovo polo sportivo. “Stiamo vedendo questo cantiere crescere ogni giorno, ha detto e sarebbe ancora una volta un motivo di grandissimo orgoglio poter essere l’allenatore del Lugano alla prima partita dello stadio nuovo”.

Le sfide di Locarno, locali e globali

Un pensiero alle sfide della città, uno alle valli martoriate, l’estate scorsa, dal maltempo, e un terzo pensiero alla delicata situazione internazionale. Così è iniziato l’anno dei locarnesi, in un clima sì di festa ma anche di riflessione non da ultimo sul ruolo di Locarno nel mondo Il sindaco di Locarno Nicola Pini, nel suo discorso durante i festeggiamenti per il 1 gennaio, ha ricordato quando a Locarno, cent’anni fa, “si cercò di fare la pace, si cercò di creare una pace duratura, di andare oltre ciò che aveva dilaniato l’Europa”. Dal globale al locale. “Dobbiamo sempre ragionare per cosa possiamo fare nel locale, spiega Pini ai microfoni della RSI, per agire nel globale. Lo facciamo ad esempio con la Città dell’energia, con la Città dei bambini, lo facciamo con la Città del cinema, perché Locarno può essere sempre più un punto di riferimento dell’audiovisivo nazionale e internazionale e già lo si fa attraverso il Festival. Crediamo insieme come Municipio, che Locarno può ritagliarsi il suo posto nel mondo”.

Il sindaco si è poi soffermato sulle sfide di Locarno, soprattutto sui progetti di riqualifica che il Municipio vorrebbe portare avanti nel corso della legislatura: La rotonda di Piazza Castello, Piazza Grande, la cura in generale degli spazi pubblici senza tralasciare l’edilizia scolastica e iniziando a riflettere anche sul futuro del Fevi e del Castello. Il tutto, però, in un contesto di pressione sulle finanze pubbliche.

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