Ticino e Grigioni

Gran Consiglio, quella soglia che divide

Nel 2025 si dovrebbe tornare a parlare della proposta di introdurre uno sbarramento al 4% per entrare in Parlamento - Ci fosse stato nel 2023, la metà dei partiti oggi rappresentati sarebbe rimasta fuori

  • 3 gennaio, 20:09
  • Ieri, 09:04
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Gran Consiglio e quella soglia al 4% che farà discutere

Il Quotidiano 03.01.2025, 19:00

Di: Quotidiano-Sharon Bernardi/pon 

Il 2025 non è anno di elezioni cantonali, ma di elezioni si parlerà comunque: è ancora ferma in commissione la proposta liberale-radicale, nata sul finire della scorsa legislatura, di introdurre una soglia di sbarramento del 4% per accedere al Gran Consiglio. Se accolta, verrebbero rappresentati in aula solo i partiti che hanno raggiunto questo risultato, secondo il testo del primo firmatario Paolo Ortelli.

Una proposta con implicazioni non di poco conto: basti pensare che dalle legislative ticinesi del 2023 è emerso il Parlamento più frammentato di sempre, con 12 formazioni a spartirsi i 90 seggi (a fronte dei 9 del passato quadriennio). Con una soglia del 4%, sei di queste sarebbero invece rimaste fuori: Avanti con Ticino & Lavoro, Più Donne, MPS, Verdi liberali, Partito Comunista (e POP) ed HelvEthica Ticino, che in tutto conquistarono due anni fa 13 poltrone (3 il primo, 2 a testa tutti gli altri). I vantaggi di un Parlamento con meno partiti? Maggiore facilità per costruire maggioranze. Gli svantaggi? Una perdita di diversità, un bavaglio all’opposizione, direbbe qualcuno.

Va detto che il Ticino non sarebbe il primo cantone a introdurre questa norma già conosciuta in una decina di cantoni. La soglia più alta, a Ginevra, è del 7%.

In febbraio potrebbe partire una consultazione comprendente un ventaglio più ampio di opzioni, fra le quali l’introduzione del maggioritario per l’elezione del Governo. Il Ticino è oggi il solo Cantone a eleggerlo al proporzionale, al quale Zugo ha detto addio nel 2014.

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