Lugano, rosso-verdi puntano al raddoppio

Dopo i nomi già confermati del Partito socialista e di quello comunista, anche i Verdi di Lugano hanno ratificato le liste per le prossime elezioni comunali; per il Municipio questi tre partiti correranno insieme e il loro obiettivo è raddoppiare la presenza d'area, ovvero affiancare alla socialista Cristina Zanini Barzaghi il primo municipale ecologista.

L’obiettivo era già stato fissato nel 2020, prima che l’emergenza covid portasse il Consiglio di Stato a posticipare le elezioni. Tuttavia, un anno fa si poteva contare sul traino delle federali (con le storiche elezioni di Greta Gysin in Consiglio nazionale per gli ecologisti e Marina Carobbio agli Stati, per il PS), 12 mesi dopo l'effetto rischia di essere un po' svanito? "L’anno scorso la prospettiva seppur non facile era forse a portata di mano, è chiaro che quest’anno sarà più difficile", ci risponde Danilo Baratti portavoce, dei Verdi, "d’altra parte è l’unico elemento che potrebbe cambiare, almeno un po', la politica municipale".

Incrinare gli equilibri ormai consolidati nel tempo sembra dunque essere l'obiettivo per la lista che oltre all’uscente Zanini Barzaghi mette in campo Aurelio Sargenti e Mattea David per il PS, Nicola Schönenberger, Deborah Meili e Marisa Mengotti per i Verdi e Edoardo Cappelletti per il PC. Come accaduto in altri centri, anche a Lugano si punta sui temi che accomunano ecologisti e sinistra, mettendo strategicamente da parte quelli che dividono. "La possibilità di aumentare il peso dell’area rosso-verde nell’Esecutivo è maggiormente garantita da un progetto unitario di questo tipo – spiega ancora Baratti -, questo ovviamente non cancella le differenze tra i gruppi, ma dietro a questa scelta c’è anche una buona collaborazione in Consiglio Comunale con il gruppo socialista, un’azione comune che portiamo avanti da qualche anno".

Per il Legislativo cittadino i verdi correranno invece da soli, con l’obiettivo di raggiungere quota cinque eletti, così da avere accesso alle commissioni.