La decisione di ridurre del 5% i salari dei macellai nelle zone di frontiera ha colto del tutto di sorpresa i professionisti ticinesi. La decisione, presa dall'Unione professionale svizzera della carne insieme all'Associazione svizzera del personale di macelleria, non sarebbe stata di fatto comunicata a tutti i diretti interessati.
La conferma giunge da uno sconcertato Pietro Vietti, presidente di 78 macellai ticinesi e mesolcinesi, che ai microfoni della RSI rileva di non condividere la misura, che verrà prossimamente discussa dall'associazione.
Diem/CSI