Sono da poco passate le sei di sera. Le teste di cuoio si preparano ad entrare in azione. Si muovono rapide e precise, passamontagna calato sul viso, giubbotto antiproiettile, arma d’ordinanza, nel retro di un furgone senza insegne danno un'ultima occhiata alla mappa dell'edificio e ripassano i dettagli dell’operazione. Stanno per fare irruzione in una grande banca del Luganese, dove una donna e un uomo, fingendosi intenzionati ad aprire un conto, hanno appena tentato di compiere una rapina. Qualcosa però è andato storto e ora si ritrovano barricati all'interno dell'istituto con un manipolo di ostaggi. Tocca ai corpi speciali risolvere la situazione.
È su questo scenario che si è svolta una recente esercitazione del RIS, il Reparto interventi speciali della polizia ticinese, alla quale abbiamo potuto assistere. Un colpo messo in scena nei minimi dettagli per verificare tempi e modalità di risposta che agenti scelti e negoziatori applicheranno nei casi reali, e per sensibilizzare quadri e responsabili della sicurezza della banca.