Ticino e Grigioni

Marcia contro il WEF, la polizia sgombera la strada

Il corteo di protesta diretto a Davos, autorizzato a percorrere la cantonale, aveva causato la formazione di lunghe code

  • Oggi, 14:37
  • Oggi, 14:43
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Poliziotti e manifestanti faccia a faccia

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Di: ATS/pon 

La polizia ha costretto domenica pomeriggio a lasciare libera la strada per Davos centinaia di manifestanti che stavano partecipando a una marcia di protesta contro il Forum economico mondiale. Le forze dell’ordine hanno intimato a due riprese ai dimostranti di lasciare la strada, dando loro ogni volta un preavviso di dieci minuti, ha dichiarato all’agenzia Keystone-ATS una portavoce della polizia cantonale grigionese. Tuttavia, i manifestanti hanno ignorato gli ordini. Le autorità sono quindi intervenute con un veicolo speciale a sbarre.

Il blocco stradale ha causato un “mega ingorgo”, ha aggiunto la portavoce. Le auto erano bloccate da Davos Laret fino all’incrocio della stazione di trasbordo delle auto della Vereina. Dall’altra parte, la coda si estendeva fino al centro del lago di Davos.

La marcia di protesta anti-WEF era iniziata sabato a Küblis. I manifestanti volevano arrivare a Davos entro le 16.00 di oggi. A organizzare l’evento è il movimento Strike WEF, non violento, critico nei confronti dell’élite economica e impegnato per la giustizia climatica.

A differenza degli anni scorsi, quando era stato costretto a servirsi di sentieri e poi del treno, il corteo era stato autorizzato a percorrere la strada in entrata a Davos. Strike WEF si era infatti opposto con successo davanti al Tribunale federale al divieto di accesso alla località grigionese sulla cantonale. Secondo la Corte, il trasferimento completo della camminata avrebbe costituito un’interferenza sproporzionata con la libertà di espressione e di riunione.

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Grigioni: in marcia contro il WEF

Telegiornale 18.01.2025, 20:00

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