Meteo e Omicron. Da una parte manca la neve e le stazioni sciistiche più grandi - Airolo, Carì e Nara - restano chiuse. Dall'altra, da qualche settimana si assiste a continui annullamenti negli alberghi a causa del coronavirus, sia dei turisti internazionali che degli svizzeri.
In tutto il Ticino si stima una media di appena il 20% di camere prenotate, quando sino a poche settimane fa il bilancio era ben più roseo. Per Lorenzo Pianezzi, presidente di HotellerieSuisse Ticino, "sembra di essere ritornati alla prima ondata" con tutti questi annullamenti: "Il mese di dicembre si presentava con delle prenotazioni interessanti, con un'occupazione di oltre il 50% e del 100% per le notti di capodanno". Numeri poi spazzati via in breve tempo con l'arrivo della variante Omicron.
Il Covid-19 grava pesantemente anche sulla situazione nelle stazioni sciistiche, dove comunque c'è da affrontare anche un altro problema primario: la mancanza di neve. Le previsioni di MeteoSvizzera non offrono grandi speranze con le elevate temperature in arrivo nei prossimi giorni, ma i complessi sciistici si dicono comunque pronti ad aprire appena possibile.
SEIDISERA del 27.12.21 - L'intervista a Matteo Milani
RSI Info 27.12.2021, 19:55
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Allo stato attuale sono però soprattutto i più piccoli a trovare comunque un po' di divertimento invernale, come a Lüina ad Airolo, oppure a Carì dove ci sono una pista di ghiaccio e un tappeto mobile. Anche al Nara si prova a fare il possibile, con una seggiovia aperta per accedere a un ristorante e per permettere di usare parte della pista per slitte, nonché di fare delle passeggiate.