Ticino e Grigioni

"Mio figlio umiliato. Ma in futuro..."

La giustizia militare ha aperto un incarto per determinare le responsabilità dei fatti di Emmen. Il padre alla RSI: "Ora mi aspetto che le reclute denuncino immediatamente questi soprusi"

  • 17 ottobre 2018, 13:48
  • 23 novembre, 00:01
01:01

Notiziario 10.00 del 17.10.2018 La voce del papà della recluta vittima dei soprusi

RSI Info 17.10.2018, 13:41

  • RSI

"Quando ho visto il filmato non mi sono sentito molto bene. Sei travolto. Dalla posizione assunta da mio figlio ho capito che si sentiva particolarmente umiliato per quello che gli stava capitando". Con la diffusione del video "la mia intenzione era quella di rendere pubblico quanto successo in seno all’esercito e mi aspetto che in futuro le reclute denuncino immediatamente questi soprusi", perché "di ticinesi in minoranza in altri cantoni nell'esercito ce ne saranno sempre".

Si esprime così il papà della recluta coinvolta in un caso di nonnismo a Emmen (LU). Plotoni improvvisati, umiliazioni e soprusi: il sergente maggiore di una compagnia di una scuola reclute ha messo in scena una vera e propria lapidazione ai danni di un milite della Svizzera italiana. L'episodio, filmato e poi condiviso all'interno del battaglione, è finito nelle mani della giustizia militare che ha aperto un incarto.

Un video diventato virale tra i commilitoni e che è stato reso pubblico dal padre della vittima che denuncia abusi inaccettabili.

Notiziario/Swing

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