Ticino e Grigioni

Morbio Inferiore: l’uomo era esasperato

Il 68enne che ha ucciso la cognata non riusciva a risolvere i problemi burocratici legati alla donna. Prevista una perizia psichiatrica

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La polizia sul luogo del delitto

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Di: Francesco Lepori 

Nella villetta di Morbio Inferiore la vittima soggiornava da un paio di settimane. La 65enne italiana, residente oltre confine, si era trasferita lì a causa dei suoi problemi di salute. Una situazione esasperante. Non per la presenza della donna, ma per i problemi burocratici che lui, il cognato, non riusciva a risolverle. “Mia moglie e io – ha spiegato il 68enne agli inquirenti – non avevamo più una vita.”

Sarebbe questo il movente del delitto. Anche se – ben inteso – il quadro è complesso, e solo una perizia psichiatrica potrà fare piena luce sulle ragioni del dramma. Martedì mattina la polizia ha capito che non si trattava di un malore, come annunciato chiamando i soccorsi. La 65enne, trovata in fondo alle scale, era stata uccisa. Cosa che l’uomo ha peraltro subito ammesso, raccontando di averle fatto battere la testa contro il pavimento.

Di qui l’arresto, che il giudice dei provvedimenti coercitivi ha nel frattempo confermato per tre mesi. Assassinio il reato ipotizzato ora in via principale. La procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis ha dunque esteso gli addebiti a carico del 68enne, contro il quale era stata inizialmente ventilata l’accusa – meno grave – di omicidio intenzionale.

02:12

Omicidio di Morbio Inferiore, confermato l'arresto

Il Quotidiano 27.11.2024, 19:00

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