Ticino e Grigioni

Motoslitte, continuano le irregolarità

La polizia: “Controlli continui". Patrick Jaeger dell'associazione ambientalista Mountain Wilderness: "Nel 2014 due segnalazioni di abusi sul Lucomagno"

  • 22 febbraio 2014, 10:19
  • 6 giugno 2023, 13:47
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Negli ultimi anni c’è stato un aumento dei controlli da parte della polizia. Un giro di vite messo in atto dopo il grave incidente avvenuto al Nara nel 2009 nel quale un 28enne si era schiantato contro un muraglione dopo un volo di 15 metri (guarda il video a lato, ndr). “I controlli sugli abusi delle motoslitte sono continui. Il reparto del traffico della polizia cantonale effettua regolarmente azioni mirate, in base alla Legge sulla circolazione stradale, che avvengono soprattutto nei comuni della valli dell'alto Ticino in seguito alle segnalazioni degli stessi comuni o di cittadini. E alcune denunce sono state sporte anche quest’inverno”, ci spiega Stefano Gianettoni del servizio stampa della polizia cantonale.

Queste le infrazioni riscontrate: motoslitte non immatricolate, veicoli guidati da persone senza licenza di condurre oppure ancora dei “fuori pista”, perché “le motoslitte - ricorda Gianettoni - possono circolare solo su strade aperte alle circolazione e solo se targate e munite di assicurazione”.

Da anni Mountain Wilderness denuncia gare, corse e uso di motoslitta illegale in Val Pontirone presso Biasca, sul Passo del Lucomagno sopra Olivone ed in Valle Bedretto da Airolo. “Nel 2014, ad inizio gennaio e a fine febbraio, abbiamo avuto due segnalazioni di illegalità, entrambe nella zona del Lucomagno, una a Dötra e una seconda sul Passo”, ci dice il membro dell’associazione ambientalista Patrick Jaeger. “Ma in Ticino il problema principale che riscontriamo, quando diamo seguito a queste segnalazioni, è che spesso le autorità ci rispondono che il territorio è troppo vasto e che è impossibile controllarlo tutto”, aggiunge. “Da anni cerchiamo, tramite i nostri appelli, di denunciare la situazione con l’obiettivo di far aumentare i controlli e di ridurre le corse illegali. Perché - conclude - non è ammissibile che aree montane indisturbate, tranquille e naturali, siano invase dal rumore, dalle emissioni e dall’alta velocità delle motoslitte”.

Joe Pieracci

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