Dopo la scarcerazione avvenuta sabato sera dei tre indagati fino ad ora per la strage alla funivia del Mottarone, a Stresa, la procuratrice di Verbania, Olimpia Bossi, in un'intervista ha riferito che a breve potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati anche altri dipendenti della società che gestisce la funivia. "Valuteremo in che termini sapevano dell'uso dei forchettoni", ha detto a "Radio 'Veronica One" e "valuteremo se hanno consapevolmente partecipato o se si sono limitati ad eseguire indicazioni provenienti dall'alto".
L'indagine prosegue poi per capire come si è rotto il cavo. "Quando saremo in grado di fare gli avvisi avendo un quadro chiaro di tutte le persone e società da coinvolgere - ha riferito - le coinvolgeremo negli accertamenti tecnici".
Il giudice, spiega ancora Bossi, ha detto che a carico dei due chiamati in causa dal caposervizio attualmente agli arresti domiciliari, "in questo momento non ci sono sufficienti indizi per applicare la misura cautelare, il che non significa che non ce ne saranno in futuro, questo è il punto".
Sul direttore d'esercizio ed il gestore della funivia, la procuratrice ha chiarito che a questo punto "deve essere consolidato" il quadro probatorio e "noi continueremo ad indagare in quel senso, perché anche da un punto di vista logico di dinamiche imprenditoriali mi pare veramente poco credibile che tutti fossero a conoscenza di queste prassi tranne il proprietario" e "cercheremo altri riscontri".
Mottarone, usciti dal carcere i tre indagati
Telegiornale 30.05.2021, 14:30