Il padre della 22enne inglese che la mattina del 9 aprile scorso è stata trovata morta all'hotel La Palma au Lac, a Muralto, si è costituito accusatore privato. L'uomo – si è appreso mercoledì – ha deciso insomma di prendere parte al procedimento penale, aperto dalla procuratrice Petra Canonica Alexakis per capire cosa sia successo esattamente un mese fa, nel bagno della camera 501.
Il compagno della giovane, un tedesco di 29 anni residente nel canton Zurigo, è tuttora in carcere con l'accusa di omicidio intenzionale (subordinatamente, colposo). Accusa che lui respinge con fermezza, continuando a ribadire la tesi della disgrazia. La 22enne sarebbe deceduta cioè a seguito di un gioco erotico finito male.
I primi risultati dell'autopsia hanno confermato il decesso per soffocamento. Le conclusioni definitive sono attese a breve. Certa è la presenza dell'alcol: nelle ore precedenti – ha appurato l'inchiesta – la coppia aveva bevuto. I due avevano cenato in un ristorante di Ascona, per poi spostarsi in un locale vicino. Quindi il rientro alla Palma, dove avrebbero avuto rapporti sessuali ricorrendo, per aumentare il piacere, alla pratica dell'asfissia.
L'omicidio di Muralto, un mese dopo
Il Quotidiano 08.05.2019, 21:00