Creare un consorzio tra FART e Navigazione Lago Maggiore (NLM) per la gestione dei servizi sul Verbano non è un’opzione percorribile. Lo afferma il Consiglio di Stato in una lettera inviata l’11 luglio al personale della NLM, della quale la RSI ha ottenuto una copia.
Tre i motivi: in primo luogo le FART da molti anni non si occupano più di navigazione e quindi non dispongono del know how necessario.
L’ipotesi di un consorzio con le FART, invece che con la Società di Navigazione Lago di Lugano (SNL), necessita poi dell’accordo della NLM e non sarebbe semplice ottenerlo in tempi brevi. Spetta infatti alla concessionaria stabilire con chi vuole consorziarsi e la NLM ha già dichiarato il suo interesse per la SNL.
L’opzione FART si rivelerebbe inoltre più costosa, tenendo conto delle dimensioni del bacino svizzero del Verbano.
Sul fronte dei salari, il Governo ricorda che il nuovo datore di lavoro dovrà negoziare l’adozione di un contratto collettivo. Nel quadro di queste trattative, come di eventuali negoziati con la FART, non sarà la situazione attuale a fungere da punto di partenza, ma la sostenibilità economica dell’operazione.
Red.MM