La creazione del nuovo consorzio che avrebbe permesso, dal 1° gennaio, la navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore è saltata dopo la mancanza della firma da parte italiana il 20 dicembre. Martedì, in presenza dei sindacati, si è riunito nuovamente il gruppo d’accompagnamento interno istituito dal Governo ticinese per fare il punto della situazione.
Al termine del meeting è prevalso l’ottimismo, anche se è improbabile che una soluzione sia concretizzabile prima del termine ultimo, fissato per la fine del mese prossimo. I battelli sulle acque elvetiche del Verbano sono fermi da inizio anno e il personale è in disoccupazione e in attesa.
Durante l’incontro, intanto, sono stati precisati alcuni dettagli rilevanti del business plan elaborato dal consorzio. Che però – contrariamente a ciò che si era auspicato in precedenza – difficilmente diventerà realtà prima di fine febbraio.
CSI/Quot