Nuovi sviluppi sul fronte della maxi operazione contro la 'ndrangheta coordinata la settimana scorsa dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Milano, Livorno e Reggio Calabria, che – lo ricordiamo - hanno emesso provvedimenti di fermo contro 104 persone, indagate a vario titolo per associazione mafiosa, spaccio, traffico di armi. Sei di queste sono residenti in Svizzera.
Maxi operazione contro la ndrangheta
Il Quotidiano 16.11.2021, 20:00
L'Ufficio federale di giustizia ha confermato lunedì alla RSI che tre degli indagati hanno accettato la procedura semplificata di estradizione. Si tratta di tre cittadini italiani: un 59enne residente (con permesso B) nel Luganese, dove era gerente di un pub; un pub nel quale lavorava come cameriere l’altro indagato in Ticino (un 41enne arrivato nell’aprile 2017 e titolare di un permesso G). Secondo gli inquirenti era lui che effettivamente gestiva il traffico di stupefacenti e di armi. Tanto che - come si legge dalle carte dell’inchiesta - il lavoro del 41enne era considerato "una copertura per beneficiare dei permessi di soggiorno" .
Vasta operazione antimafia
Telegiornale 16.11.2021, 13:30
Il gerente invece – stando alle autorità giudiziarie italiane - era "la longa manus" dell’uomo, tanto da "manifestare un ruolo di particolare asservimento". Il 59enne "si occupava delle movimentazioni delle ingenti somme di denaro frutto degli illeciti traffici di stupefacenti, svolgeva alla lettera gli incarichi affidatigli dal 41enne, e fungeva da autista personale nonché da suo uomo di fiducia."
Gli altri due ad aver accettato l’estradizione semplificata sono uno residenti nei Grigioni e l’altro nel canton San Gallo. Nel frattempo sono già stati messi a disposizione degli inquirenti italiani.
Maggiori dettagli nel TG 20.00 di lunedì.