Ticino e Grigioni

Nessun salvataggio per la Tessitura Valposchiavo

Partono le lettere di disdetta di lavoro alle tre dipendenti e si cerca un liquidatore; nasce un gruppo di lavoro per salvaguardare il lato artistico della storica azienda

  • 14 febbraio, 19:51

Grigioni Sera del 14.02.2024

RSI Info 14.02.2024, 19:50

  • iStock
Di: Grigioni Sera/sdr

La Tessitura Valposchiavo ha gettato la spugna, anche se non tutte le speranze sembrano perse. All’orizzonte non c’è nessuna ipotesi di salvataggio dopo la richiesta d’aiuto lanciata a metà gennaio. Martedì sera la società cooperativa ha riunito soci e cittadini per capire se sul piatto ci fossero soluzioni che, tuttavia, non sono arrivate.

Non sarà immediata, quindi, ma vi sarà comunque la chiusura, anche se programmata e sarà la prossima assemblea straordinaria, probabilmente a maggio, a dare mandato anche formalmente al liquidatore. Adriana Zanoli, che fa parte del comitato per il salvataggio di questa realtà, ha spiegato alla RSI che in assemblea non sono arrivate proposte concrete ma “semplicemente richieste di poter continuare questa agonia”, cercare nuovi fondi per poter per dare ancora tempo che pare non aver risolto fino ad ora i problemi di questa storica società. Da qui a maggio si continuerà comunque a lavorare anche dietro le quinte per preservare questa attività che in valle esiste da 70 anni ed è una delle due sole rimaste in tutta la Svizzera.

“Ora la prima cosa che dobbiamo fare, purtroppo - ha riferito il presidente del comitato Tessitura Val Poschiavo, Kaspar Howald - è mandare le lettere di disdette alle nostre tre dipendenti. Dopodiché dobbiamo gestire i contratti di affitto e cominciare a cercare un liquidatore. È chiaro che in qualsiasi momento, appena c’è un’organizzazione che vuole succedere alla società Tessitura Valposchiavo, ci sarà un’assemblea straordinaria in cui si decide di passare i beni della società a questa nuova organizzazione”.

Il Polo Poschiavo ha creato un gruppo di lavoro allo scopo di valutare le possibili declinazioni future di quest’arte. Cassiano Luminati, il direttore di questo ente, crede che tale gruppo debba occuparsi della salvaguardia e non del salvataggio della tessitura in Val Poschiavo. “In questo ambito - dice - abbiamo già esplorato a livello cantonale e federale delle possibilità di presentare un progetto più strutturato e articolato su quello che possa essere un discorso da inserire nell’ambito della filiera del tessile, guardando a lana e lino per capire quali possono essere le prospettive per una tessitura in Val Poschiavo da questo punto di vista”.

Ricostituire una filiera del tessile partendo da tessuti autoctoni potrebbe richiedere anni, ma qui il tempo stringe perché una volta persi i posti di lavoro sarà difficile trovarne altri. L’ultimo filo si sta spezzando.

Grigioni Sera del 14.02.2024

Correlati

Ti potrebbe interessare