Il Consiglio di Stato comprende le preoccupazioni legate all'avvento anche in Ticino della tecnologia 5G, ma pur senza esplicitare il suo "no" non condivide la richiesta di moratoria sull'installazione di antenne su tutto il territorio cantonale, "fintanto che studi scientifici indipendenti non siano stati in grado di dimostrare la non-nocività della tecnologia sul corpo umano", come auspicato da una mozione firmata il 2 maggio da tre deputati del PPD, Fiorenzo Dadò, Giorgio Fonio e Maurizio Agustoni.
È quanto si desume dal rapporto sottoscritto mercoledì, dove si precisa che "i rischi legati a possibili effetti negativi sulla salute non possono essere sottovalutati e un'applicazione rigorosa delle norme di protezione deve essere garantita", ma si ricorda anche che queste norme (che sono federali) sono particolarmente severe: i valori limite di irradiazione fissati dalla relativa ordinanza sono dieci volte più bassi che nei paesi circostanti e anche il 5G dovrà rispettarli, come sottolineato anche dall'Ufficio federale dell'ambiente. Senza considerare che l'applicazione di una moratoria esula dalle competenze che Berna in questo ambito concede ai cantoni.
5G, Mesocco non ci sta
Nouvo 15.10.2019, 10:30
A differenza di altri cantoni in Ticino, precisa ancora nel suo rapporto il Governo, il Dipartimento del territorio esige inoltre una domanda di costruzione non solo per nuovi impianti, ma pure per la modifica di quelli esistenti anche qualora l'aumento dei valori di immissione è minimo.
Il 5G, infine, potrebbe contribuire al raggiungimento dell'ambizioso obiettivo conseguenza di una mozione di Giacomo Garzoli del 2016. Il Gran Consiglio aveva approvato nel 2016 l'idea di raggiungere con la rete di telecomunicazione a banda ultralarga, con o senza fili, entro 10 anni l'85% ed entro 15 anni il 95% degli stabili in zona edificabile del Ticino.
PrimaPagina delle 12.00 del 31.10.2019: il servizio di Roberto Scolla
RSI Info 31.10.2019, 12:41
Contenuto audio
A ulteriore garanzia, aspetto questo non citato dal Consiglio di Stato, vi è anche la recente sentenza del Tribunale federale, che ha intimato all'UFAM di controllare sul posto se le misure delle onde emesse dalle antenne di telefonia sono corrette.
Per il Governo ticinese il 5G è sicuro
Il Quotidiano 08.11.2019, 20:00