Niente sgravi fiscali nei Grigioni

Il Gran Consiglio grigionese ha respinto l'idea di procedere a nuovi sgravi fiscali a favore delle persone e delle aziende. La maggioranza del Parlamento con 59 voti a 49 ha respinto la proposta dei liberali-radicali di avviare un'analisi per determinare i margini di manovra disponibili per una riduzione delle imposte in modo da attrarre e mantenere imprese e posti di lavoro. L'idea, si è capito durante il dibattito a Coira, in un altro momento avrebbe potuto ottenere la maggioranza, ma in questo periodo vi sono troppe incertezze per procedere a un passo, secondo molti, troppo rischioso.

A difendere l'idea degli sgravi e la loro attuabilità data la situazione finanziaria del cantone che ha presentato consuntivi ampiamente positivi anche nei due anni pandemici sono stati i rappresentanti del PLR e dell'UDC.

Sull'altro fronte l'Alleanza del Centro e il PS che hanno sostenuto l'invito alla prudenza giunto dal Governo. In aula il direttore del Dipartimento finanze Christian Rathgeb, facendo portavoce del Consiglio di Stato contro il parere del suo partito, ha espresso la necessità di verificare l'evoluzione della situazione anche alla luce dei diversi pacchetti di riduzione delle imposte decisi negli ultimi anni che hanno ridotto molto la pressione tributaria cantonale.

Il Gran Consiglio ha invece accolto la richiesta giunta dal Parlamento delle ragazze che nelle scuole si parli maggiormente e diversamente di sessualità, toccando tutti i generi e tutte le forme di orientamento sessuale, in modo da superare gli stereotipi binari. Il Governo incaricherà l'Alta scuola pedagogica di migliorare l'offerta formativa.