L'Associazione ticinese dei comuni (ACT) è contraria a una drastica riduzione del numero degli enti locali e auspica che il Gran Consiglio giudichi irricevibile l’iniziativa (promossa dal sindacato VPOD) che propone un Cantone a soli 15 enti locali.
Stando ad una nota dell’ACT diramata giovedì, si tratta di “un manifesto attacco all’autonomia dei comuni che non versano affatto in precarie condizioni finanziarie o strutturali”. L’Associazione non può quindi condividere una riduzione così “massiccia, che verrebbe a snaturare il significato stesso della parola "Comune", finora inteso come ente di prossimità, per trasformarlo in una specie di semi-Cantone”.
Pur ribadendo il proprio appoggio alla politica delle aggregazioni, l'ACT disapprova l'impostazione centralizzatrice e verticistica dell'iniziativa ritenendo altresì inaccettabile la pretesa dell’iniziativa che vorrebbe che ogni “comune garantisca il posto sine die a tutti i funzionari in carica prima dell'aggregazione”.
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