Ben un terzo degli abitanti del comune di Gampel-Bratsch, nell’Alto Vallese, è confrontato con un problema non da poco: in tanti devono infatti cambiare indirizzo senza fare trasloco. Il villaggio vallesano, infatti, deve adeguarsi alle normative federali in materia di denominazione delle vie e per questo spariranno i nomi nel complesso dialetto locale e saranno “tradotti” in tedesco.
Secondo un documento dell’Ufficio federale della topografia, infatti “i nomi delle vie devono essere in genere presentati in un linguaggio ‘scritto’ poiché non esiste un’ortografia ufficiale per i dialetti”. Cosicché, la Bärgijstrasse diventerà la Bergstrasse e i suoi residenti dovranno perciò aggiornare l’indirizzo e poi comunicarlo alla banca, al datore di lavoro, alle assicurazioni e a tutti coloro che devono essere informati di tale cambiamento.
Certo, anche in Ticino vi sono vie dalla denominazione in dialetto ma il nome “messo per iscritto” non si discosta più di tanto dal termine espresso nel linguaggio parlato. Inoltre, le norme vigenti consentono comunque di salvaguardare determinate denominazioni in dialetto, a condizione che siano considerate “storiche”. A questo si somma il fatto che la richiesta di adeguare le denominazioni a regole uniformi sancite dai funzionari federali nel 2018 è stata trasmessa a tutte le località del Paese e il villaggio dell’Alto Vallese non lo aveva ancora fatto, come è il caso anche per altri insediamenti.
E non è finita, a Gampel-Bratsch pure la numerazione degli edifici era estremamente libera, considerato che i numeri partono sì dall’1, ma poi la cifra aumenta lungo la strada a prescindere che la casa o la struttura si trovi sul lato destro o sinistro. Questa particolarità non è ovviamente consentita, visto che Berna ha stabilito che “i numeri pari sono attribuiti sul lato destro della via e quelli dispari sono attribuiti sul lato sinistro”. Inoltre, in questo villaggio vi erano due strade con lo stesso nome, altro aspetto non permesso dalle normative.
In Ticino, l’Ufficio del catasto e dei riordini fondiari, in collaborazione con la Commissione cantonale di nomenclatura, gestisce quest’aspetto. Il capo dell’Ufficio del catasto e dei riordini fondiari della Divisione dell’economia, l’ingegnere Claudio Frapolli, ha spiegato che “nel Cantone non si sono verificate situazioni del genere”. Inoltre, nel caso specifico, il comune altovallesano ha dovuto, per questioni tecniche, rivedere la numerica della maggior parte degli edifici, approfittando per intervenire anche su altri aspetti legati alla toponomastica come quello relativo ai nomi delle vie.
Claudio Frapolli sottolinea anche che nella stragrande maggioranza dei casi i nomi delle vie in dialetto ticinese hanno una forma ortografica che rispetta criteri uniformi definiti dalla Commissione cantonale di nomenclatura e che riprendono in gran parte le norme ortografiche della lingua italiana, mentre possono sussistere diversità maggiori tra il tedesco e determinati dialetti: l’idioma altovallesano è notoriamente difficile da capire oralmente anche per chi abitualmente si esprime in svizzero-tedesco. Dunque, conferma il responsabile dell’Ufficio del catasto e dei riordini fondiari, in Ticino un tale problema non si pone.
Cambiamento dei nomi delle strade a Gampel-Bratsch
Setteventi 23.10.2024, 07:20
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