Il risparmio energetico potrebbe passare anche dalle luminarie di Natale. Lo propone l'Unione delle Città svizzere, che in vista del prossimo inverno ha stilato una lista di possibili provvedimenti per fare fronte a un'eventuale penuria di elettricità. Una lista che, per gli spazi pubblici, invita appunto a tenere conto di una possibile limitazione dell'illuminazione natalizia.
Sarà dunque un Natale un po' più buio? Nei centri ticinesi non è ancora stata presa una decisione in merito. La questione sarà comunque presto sul tavolo dei rispettivi municipi. "Quella delle luminarie è una delle misure che valuteremo" ci dice Mario Branda, sindaco di Bellinzona, aggiungendo però che non bisogna dimenticarsi dei commercianti: "Dopo anni di difficoltà a causa della crisi, vorremmo che la gente abbia il piacere di venire in città e di fare acquisti nei negozi". Da qui la necessità di proporre un'atmosfera invitante.
Le luci del "Bosco incantato" al Parco Ciani di Lugano
Anche a Lugano si sta preparando, in collaborazione con le Aziende industriali di Lugano, una road map delle misure da adottare in caso di carenza energetica. Le autorità non hanno ancora parlato nello specifico dell'illuminazione di Natale, ma "penso che abbia un influsso minimo sul consumo generale della Città" osserva il sindaco Michele Foletti. "Si risparmia sicuramente di più abbassando di due gradi la temperatura della piscina coperta".
"Bisogna capire l'impatto delle singole misure" spiega anche Alain Scherrer, sindaco di Locarno. Una decisione sarà presa sulla base delle indicazioni dei tecnici, che il Municipio incontrerà nella seduta del prossimo martedì. Sul fronte energetico, a Locarno sarà affrontata in particolare - aggiunge Scherrer - la questione di Locarno on Ice con la sua pista di ghiaccio: "Ne parleremo con gli organizzatori".
Un Natale luminoso più breve a Lucerna
A Lucerna il periodo di Natale durerà una settimana in meno
Se in Ticino se ne sta ancora parlando, oltre San Gottardo c'è invece chi ha già preso una decisione. Si tratta, per esempio, dell'associazione che si occupa dell'illuminazione natalizia di Lucerna. Nella città che si affaccia sul lago dei Quattro Cantoni non si rinuncerà completamente alle luminarie, ma se ne limiterà l'utilizzo, come riferito in questi giorni dalla Luzerner Zeitung. In generale, le luci saranno accese per meno tempo. E il periodo natalizio terminerà (con lo spegnimento delle luminarie) il 1. gennaio, con una settimana di anticipo.
Sul fronte dei consumi, l'associazione lucernese spiega che l'illuminazione di Natale (nel frattempo tutta LED) consuma circa 4'000 kilowattora. Si tratta dell'energia sufficiente per un anno a un'economia domestica di quattro persone.
A livello nazionale, secondo una stima dell'Agenzia svizzera per l'efficienza energetica, le luci natalizie (pubbliche e private) consumano circa 100 gigawattora all'anno. Si tratta del 2% del consumo totale del mese di dicembre. E corrisponde al fabbisogno energetico di circa 28'500 economie domestiche.
La campagna federale contro lo spreco
Nel frattempo, il Governo federale ha lanciato la campagna "L'energia è scarsa. Non sprechiamola" che suggerisce alla popolazione e agli ambienti economici una serie di misure per risparmiare energia. L'obiettivo è di coinvolgere volontariamente il maggior numero possibile di attori, "così da poter evitare una situazione di penuria in Svizzera" come ha spiegato, mercoledì, il Consiglio federale. Tutte le raccomandazioni sono disponibili sul sito www.zero-spreco.ch.
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Il risparmio energetico nelle città svizzere
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L'esempio di Coop
Coop è pronta a consumare meno. Giovedì ha infatti annunciato che a partire dal mese di settembre attuerà misure volontarie di risparmio energetico. Le luci dei negozi saranno spente subito dopo la chiusura e durante le feste natalizie i suoi stabili non saranno più illuminati all'esterno. Il gigante del commercio al dettaglio ha inoltre deciso di rinunciare alle insegne al neon e di abbassare la temperatura di due gradi negli uffici, negli edifici amministrativi, nei centri logistici e nei magazzini del gruppo.