UNIA ha denunciato, in un comunicato diffuso giovedì ai media, il licenziamento abusivo di un impiegato della ditta Casram di Mezzovico, che si è rifiutato di lavorare, senza essere pagato, per 5 ore settimanali oltre alle 40 previste dal CCL.
Un’interruzione del rapporto di lavoro che è stata definita “scandalosa ed inaccettabile” dal sindacato, che minaccia anche le vie legali “se il lavoratore non sarà reintegrato con effetto immediato”.
"Non abbiamo violato il CCL"
Da noi contattato, il direttore della ditta Antonio Brina ha dal canto suo sottolineato che non c’è stata nessuna violazione del contratto collettivo di lavoro, che prevede misure eccezionali di questo tipo in casi specifici.
La ditta, ci ha spiegato, ha dovuto prendere questa decisione in seguito alla perdita di competitività causata dall’abolizione del tasso fisso di cambio tra franco ed euro. Non si tratta, ha aggiunto, di una situazione definitiva: “la proposta, sottoposta al voto di tutti gli impiegati e accettata con 23 “sì”, 17 “no” e due astenuti, è limitata a 9 mesi e ci evita di procedere a tagli salariali e licenziamenti”.
mrj
Dal Quotidiano