Ticino e Grigioni

"Non sappiamo cosa ci aspetta"

Le prime impressioni di Giovanni Palmieri dall'Abruzzo. Petrilli, il vicesindaco di Castelli: "Lo scenario è apocalittico"

  • 22 gennaio 2017, 09:21
  • 8 giugno 2023, 03:17
03:56

Le frese ticinesi al lavoro - Alanews

RSI Info 22.01.2017, 09:14

Sono arrivate nel tardo pomeriggio di sabato le frese ticinesi che, guidate da alcuni coraggiosi volontari di Locarno e dintorni, hanno raggiunto la località di Castelli (Teramo) per dare il proprio supporto alle popolazioni colpite dall'emergenza. Un'emergenza caratterizzata dalla neve, caduta copiosa nei giorni scorsi, e dal sisma, che ancora intimorisce civili e soccorritori.

Giovanni Palmieri ha radunato le truppe, una decina di amici, che hanno poi messo a disposizione i propri potenti automezzi: "Nella vita faccio tutt'altro - spiega il commerciante ittico - ma la passione per la neve e la preoccupazione per questa situazione mi hanno portato a prendere questa decisione".

Già dall'arrivo, il programma concordato è stato stravolto: il convoglio, infatti, è stato diviso fra Castelli e alcune frazioni distanti circa sei chilometri, questo per permettere un intervento più organico su un territorio totalmente isolato: "Parliamo di circa quaranta persone, fra cui anziani e bambini, per non parlare di stalle crollate e animali dispersi. Lo scenario è apocalittico" dichiara il vicesindaco di Castelli, Andrea Franco Petrilli, il quale poi, quasi commosso, conclude: "Ringrazio la Svizzera e i suoi volontari, questo aiuto è prezioso per l'Italia e per noi di Castelli in particolare".

Andrea Eusebio e Mauro Episcopo

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